Il teatro di Shakespeare

Bisogna sin da subito dire brevemente che contemporaneamente al genere della Commedia dell’Arte, in tutta Europa c’è un periodo culturale denominato Teatro Rinascimentale.
E’ un genere, una corrente molto ampia, cha racchiude tutte quelle figure e tutti quegli spunti teatrali che hanno caratterizzato l’ultima fase del Medioevo fino ad arrivare all’Età Moderna. Un periodo di censura, inventiva artistica e innovazioni tecniche ed architettoniche.

(https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_rinascimentale)

Andiamo però oltremanica, andiamo a trovare i nostri amici del Regno Unito.
Nel medesimo periodo abbiamo il Teatro Rinascimentale Inglese, con la sua fase più importante, denominata Teatro Elisabettiano. Per noi, è molto importante, perché vede la nascita di quel mostro sacro di W. Shakespeare.

Di Shakespeare si sono spese molteplici parole, scritti innumerevoli libri, detto di tutto e di più.

Shakespeare studiò da subito i classici greci e latini, e sicuramente conobbe il genere italiano della Commedia dell’Arte. Basti pensare a come molte sue storie sono ambientate in Italia, e come molte sue opere seguano pari passo molteplici canovacci della Commedia Dell’Arte.

Inoltre pensiamo alla famosa scena del Carro dei Comici in Amleto. Shakespeare è stato un attento osservatore di quello che avveniva intorno a lui, osservava il popolo, scriveva per il popolo.
Non c’è opera di Shakespeare che non possa essere rappresentata ai giorni nostri in maschera, con la classica maschera di commedia dell’arte.
La maschera, questo elemento magico che per un motivo o per l’altro non poteva essere abbandonata.

Per saperne di più su W.Shakespeare
(https://it.wikipedia.org/wiki/William_Shakespeare)


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